ALCUNE LETTERE SCELTE

 

1 P. ANTONIO MARIA BOTTE DI S. FRANCESCO SAVERIO. Presentazione.
Roma, 10 Febbraio 1770.
Gli raccomanda l’orazione, l’umiltà, e il prepararsi all’apostolato.
2 P. ANTONIO DANEI DELLA PASSIONE. Port’Ercole. (1)
Orbetello, 7 Marzo 1740.
Insegna come predicare con frutto e consiglia di chiedere qualche elemosina per le necessità del ritiro.
3 P. ANTONIO MARIA BOTTE DI S. FRANCESCO SAVERIO. Presentazione.
Roma, 10 Febbraio 1770.
Gli raccomanda l’orazione, l’umiltà, e il prepararsi all’apostolato.
4 P. ANTONIO PASTORELLI DI S. TERESA. Ceccano.
Toscanella, 12 Gennaio 1765.
Dalla celebrazione della Messa impari “i costumi di Gesù, si impegni a prepararsi per l’apostolato.
5 P. ANTONIO PUCCI DI S. AGOSTINO. S. Giuseppe. (1)
Roma, 2 giugno 1775.
Ricorda il trasloco di un religioso.
6 P. ANTONIO PUCCI. S. Giuseppe. (2)
Roma, 19 agosto 1775.
Chiede informazione sui novizi e sulla loro formazione.
7 FR. BARTOLOMEO CALDERONI DI S. LUIGI. Presentazione. (1)
Toscanella, 30 gennaio 1755.
Stare sempre nella verità del proprio nulla per essere vestito di Gesù.
8 FR. BARTOLOMEO CALDERONI. Presentazione. (2)
Vetralla, 18 aprile 1766.
Lo sollecita al ritorno in Ritiro e gli notifica la morte di due religiosi.
9 FR. BARTOLOMEO CALDERONI. TOSCANELLA. (3)
Vetralla, 3 maggio 1768.
Gli notifica la s. morte di fr. Giuseppe di S. Maria e il cattivo stato di salute di un missionario.
10 R. BARTOLOMEO CALDERONI. S. Angelo. (4)
Vetralla, 22 gennaio 1769.
Riconoscente per l’assistenza prestata a lui e al P.Giov. Battista, gli accorda alcuni privilegi.
11 FR. BARTOLOMEO CALDERONI. S. Angelo. (5)
Roma, 4 luglio 1769.
L’informa che le cose della Congregazione vanno bene e rivela nostalgia della sua « carissima compagnia ».
12 FR. BARTOLOMEO CALDERONI. S. Angelo. (6)
Roma, 8 agosto 1769.
E’ destinato a predicare una missione a Roma per il giubileo, perciò chiede gli scritti delle prediche.
13 FR. BARTOLOMEO CALDERONI. Vetralla. (7)
Roma, 13 dicembre 1769.
Gli manifesta la sua gratitudine, si dice lieto di lasciare la Congregazione bene stabilita; fa sapere che il Papa lo vuole a Roma ma spera di visitare i Ritiri.
14 FR. BARTOLOMEO CALDERONI. S. Angelo. (8)
Roma, 1° gennaio 1770
Notifica a quali condizioni si potrà ricevere un postulante; gli augura buone feste e di essere un vivo ritratto di Gesù.
15 FR. BARTOLOMEO CALDERONI. S. Angelo. (9)
Roma, 18 settembre 1770.
Lo ringrazia dell’assistenza da lui prestata ad un religioso infermo e lo prega di mandargli alcuni scritti e certi funghi.
16 P. BARTOLOMEO IANLONGHI DI GESÙ E MARIA. S. Eutizio.
Vetralla, 12 agosto 1755.
Suggerisce come superare una grave tentazione e progredire nell’esercizio dell’orazione.
17 P. BARTOLOMEO PEPINO DI S. GIOVANNI. Presentazione.
Vetralla, 24 dicembre 1767.
Lo incoraggia a vivere bene lo stato presente della sua orazione e gli raccomanda di prepararsi per la predicazione.
18 BERNARDINO ROTILIO DI S. ANNA. S. Eutizio.
Vetralla, 28 gennaio 1769.
Lo ringrazia per le notizie che gli ha inviato.
19 CONFR. BONAVENTURA MAGNASCO DELL’ASSUNTA. Toscanella.
Vetralla, 19 Settembre 1758.
Lo incoraggia ad assistere un religioso infermo e a confortare una persona colpita da grave disgrazia.”>Lo incoraggia ad assistere un religioso infermo e a confortare una persona colpita da grave disgrazia.
20 P. CANDIDO MARIA COSTA DELLE SS. PIAGHE. Roma. (1)
S.Giuseppe, 1° maggio 1770.
Gode dei buoni propositi di Mons. Ruffo e gli dà notizia del suo ritorno a Roma.
21 P. CANDIDO MARIA COSTA. Roma. (2)
Roma, 6 dicembre 1773.
Lo incarica a stipulare il contratto per entrare in possesso del Ritiro dei SS. Giovanni e Paolo in Roma.
22 P. CARLO BRUNA DEI CUORI DI GESÙ E MARIA. Paliano.
Roma, 11 ottobre 1769.
Lo prega di far celebrare dai sacerdoti della sua Comunità un certo numero di Messe e gli parla della Bolla di approvazione della Congregazione.
23 P. CARLO GIUSEPPE MARCHIANDI DI S. GELTRUDE. Presentazione. (1)
Vetralla, 7 dicembre 1767.
Disposizioni per alcuni postulanti e trasloco di tre religiosi.
24 P. CARLO GIUSEPPE MARCHIANDI, 2: Presentazione. (2)
Vetralla, 6 maggio 1768.
Esprime vivo dolore per la morte del Ven. Fr. Giuseppe di S. Maria, è contento che si siano fatti i passi opportuni per poterne avere il corpo e propone un altro religioso al suo posto. Accenni a varie pratiche di fondazioni.
25 P. DOMENICO BARTOLOTTI DELLA CONCEZIONE. S. Sosio. (1)
Vetralla, 28 agosto 1759.
Gli dichiara la propria gratitudine per il bene da lui operato a vantaggio del Ritiro e dei religiosi e l’esorta a proseguire nell’opera incominciata.
26 P. DOMENICO BARTOLOTTI. S. Sosio. (2)
Vetralla, 13 aprile 1761.
Lo prega di non opporsi se, nel prossimo Capitolo Provinciale, venisse eletto Superiore.
27 P. DOMENICO BARTOLOTTI. S. Sosio. (3)
Vetralla, 23 maggio 1761.
Gli trasmette il rescritto della S. Sede circa la vertenza con Adeodato Amati.
28 P. FILIPPO GIACINTO PORTA DEL SS. SALVATORE. Paliano.
Toscanella, 18 gennaio 1763.
Si compiace del suo impegno nell’educare i giovani di Congregazione, gli dà buone notizie del suo fratello religioso, gli raccomanda di rassegnarsi alle divine disposizioni e di abbandonarsi con fiducia alla misericordia del Signore.
29 P. FORTUNATO GALLI DEL SS. SACRAMENTO. Ritiro S. Giuseppe. (1)
Vetralla, 30 giugno 1764.
L’esorta ad essere grato a Dio del dono prezioso della vocazione religiosa e a coltivare il raccoglimento interno.
30 P. FORTUNATO GALLI. Ritiro Presentazione. (2)
Vetralla, 25 giugno 1765.
Esulta sapendolo ristabilito e gli raccomanda di nascondersi in Gesù Cristo e di vivere del suo spirito.
31 P. FORTUNATO GALLI. (3)
Vetralla, 7 gennaio 1769.
Si dichiara disposto a trasferirlo in un altro Ritiro, se la sua salute lo richiede. Non può ricevere un postulante da lui presentato.
32 P. FORTUNATO GALLI. Paliano. (4)
Vetralla, 11 febbraio 1769.
Gli dà facoltà ed opportuni suggerimenti per disporre dei suoi beni patrimoniali.
33 P. FORTUNATO GALLI. Paliano. (5)
Vetralla, 10 febbraio 1769.
Lo autorizza a disporre dei suoi beni patrimoniali.
34 P. FRANCESCO COSIMELLI DI GESU’ E MARIA. Ischia di Castro. (1)
Vetralla, 14 gennaio 1749.
Lo consiglia ad abbandonarsi al divin beneplacito nelle infermità e di mantenere il raccoglimento interiore; gli dà buone notizie della Congregazione e lo esorta a ringraziarne il Signore.
35 P. FRANCESCO COSIMELLI. Ischia di Castro. (2)
Vetralla, 12 marzo 1749.
Permette ad un signore di fare gli esercizi spirituali nel Ritiro di S. Angelo e gli fa dire con quali disposizioni deve entrare in essi. Esorta la sorella del P. Francesco ad abbandonarsi alla divina volontà anche nei desideri buoni.
36 P. FRANCESCO COSIMELLI. Ischia di Castro. (3)
Soriano al Cimino, 14 aprile 1749.
Risponde a proposito di un postulante, spera di fondare un convento a Roma ed insiste perché il destinatario della lettera si curi bene.
37 P. FRANCESCO ANTONIO APPIANI DEL CROCIFISSO. Rio Elba. (1)
Piombino, 18 ottobre 1733.
Si trova a Piombino per le Missioni; lo prega di decidersi con altri a seguire le divine ispirazioni che lo chiamano alla vita religiosa.
38 P. FRANCESCO ANTONIO APPIANI. Rio Elba. (2)
S. Antonio, 22 novembre 1735.
Gli dà saggi consigli per il progresso nello spirito e lo conforta nelle pene e tentazioni che soffre; accenna alla pratica per la fondazione nell’isola.
39 P. FRANCESCO ANTONIO APPIANI. Rio Elba. (3)
Portercole, 23 marzo 1736.
Lo incoraggia a perseverare nella vocazione e a rifiutare qualunque proposta di matrimonio, gl’insegna come regolarsi nell’orazione e nelle penitenze.
40 P. FRANCESCO ANTONIO APPIANI. Rio Elba. (4)
S. Antonio, 26 giugno 1736.
Si rallegra nel saperlo in tribolazione e disprezzato, lo assicura della vocazione, risponde alle sue obiezioni e lo istruisce circa l’esercizio dell’orazione.
41 P. FRANCESCO ANTONIO APPIANI. Rio Elba. (5)
S. Antonio, 14 agosto 1736.
Gli offre un ottimo compendio di principi spirituali circa l’orazione, le tentazioni e le prove interiori.
42 P. FRANCESCO ANTONIO APPIANI. Rio Elba. (6)
Porto S. Stefano, 25 novembre 1736.
Gli fa conoscere i beni che Dio intende ricavare dalle tentazioni che permette, lo esorta ad essere costante nella vocazione e a proseguire nei soliti esercizi di pietà.
43 P. FRANCESCO ANTONIO APPIANI. Rio Elba. (7)
S. Antonio, 10 dicembre 1736.
Lo premunisce contro gli assalti che gli muoverà il demonio per impedirgli di lasciare la casa, gli fa presente le accoglienze che gli faranno Gesù e Maria e lui stesso con i suoi religiosi.
44 P. FRANCESCO ANTONIO APPIANI. Rio Elba. (8)
Orbetello, 19 febbraio 1737.
Lo esorta a mantenersi fedele nel proposito di essere tutto di Dio. Suoi affetti verso Gesù Sacramento. Lo anima a superare gli assalti del demonio e l’amore dei genitori. Gesù l’aspetta e Maria l’invita.
45 P. FRANCESCO ANTONIO APPIANI. Rio Elba. (9)
S. Antonio, 28 marzo 1737.
L’assicura ancora della sua vocazione, lo incoraggia confidandogli i combattimenti che egli stesso dovette affrontare prima di lasciare la casa e con gli esempi di vari santi, e gli dà alcune norme per il viaggio.
46 P. FRANCESCO ANTONIO APPIANI. Rio Elba. (10)
Talamone, 9 aprile 1737.
Lo invita a seguire presto la sua vocazione e, sull’esempio di S. Teresa, lo anima a vincere le difficoltà che incontrerà in seguito.
47 P. FRANCESCO ANTONIO APPIANI. Rio Elba. (11)
Orbetello 17 aprile 1737.
Gesù lo chiama e l’attende: venga. Usi discrezione nelle penitenze e sia vigilante per non cedere alle lusinghe.
48 P. FRANCESCO ANTONIO APPIANI. Rio Elba. (12)
Presentazione, 3 marzo 1738.
Sii fedele nell’essere crocifisso con Cristo.
49 P. FRANCESCO ANTONIO APPIANI. Rio Elba. (13)
Presentazione, 14 giugno 1738.
Perseveri nell’orazione con Gesù nel Getsemani e combatta virilmente.
50 P. FRANCESCO ANTONIO APPIANI. Rio Elba. (14)
Presentazione, 16 luglio 1738.
Continui la sua orazione mattina e sera, non si turbi per le varie tentazioni e mantenga una grande fiducia in Dio; prenda sollievo mirando la natura.
51 P. FRANCESCO ANTONIO APPIANI. Rio Elba. (15)
Presentazione, 29 luglio 1740.
Gli parla della fondazione d’un Ritiro nell’Isola d’Elba e gli raccomanda una gran devozione a Gesù nell’Eucaristia.
52 P. FRANCESCO ANTONIO APPIANI. Rio Elba. (16)
Presentazione, 1° ottobre 1740.
Gli riferisce che «le cose in Roma sono in ottimo incamminamento» e gli raccomanda di mantenere il segreto riguardo alla fondazione del Ritiro, « perché il diavolo non dorme ».
53 P. FRANCESCO ANTONIO APPIANI. Rio Elba. (17)
Presentazione, 15 maggio 1741.
L’informa sulla approvazione delle costituzioni, l’istruisce sul modo di comportarsi nella orazione, nelle desolazioni di spirito e gli raccomanda di abbandonarsi totalmente alla volontà di Dio.
54 P. FRANCESCO ANTONIO APPIANI. Rio Elba. (18)
Orbetello, 2 giugno 1741.
Gli notifica l’approvazione delle Regole, il titolo e l’abito della Congregazione. Progetto di fondazione all’Isola d’Elba.
55 P. FRANCESCO ANTONIO APPIANI. Rio Elba. (19)
Orbetello, 23 giugno 1741.
Parla dei tentativi di fondazione nell’Isola dell’Elba.
56 P. FRANCESCO ANTONIO APPIANI. Rio Elba. (20)
Presentazione, 7 luglio 1741.
Criteri per valutare le visioni e locuzioni. Progetti di fondazioni.
57 P. FRANCESCO ANTONIO APPIANI. Rio Elba. (21)
31 luglio 1741.
Nella grave infermità della madre lo esorta ad « unirsi dolcemente alla ss.ma volontà di Dio » e a stare fermo nei suoi buoni propositi.
58 P. FRANCESCO ANTONIO APPIANI. Rio Elba. (22)
Presentazione, 1° settembre 1741.
Elogia P. Fulgenzio che invia ad incontrarlo, lo sprona ad entrare nel Ritiro; incoraggia due sacerdoti allo stesso fine perché aiutino tante anime.
59 P. FRANCESCO ANTONIO APPIANI. Rio Elba. (23)
Piombino, 26 ottobre 1741.
Parla della malattia che l’ha colpito dopo la missione di Piombino ed elogia la madre che gli permette di entrare in Congregazione
60 P. FRANCESCO ANTONIO APPIANI. Rio Elba. (24)
Presentazione, 11 luglio 1742.
Lo ringrazia per la sua carità, desidera dare soddisfazione al suo vescovo, alquanto raffreddato verso di lui, parla di alcune fondazioni e del non fare penitenze a proprio arbitrio.
61 P. FRANCESCO ANTONIO APPIANI. Rio Elba. (25)
Presentazione, 19 agosto 1742.
Attenda con impegno all’acquisto del raccoglimento interno; dà consigli per l’orazione e il raccoglimento.
62 P. FRANCESCO ANTONIO APPIANI. Ceccano. (26)
Toscanella, 29 marzo 1755.
Gli annuncia un tempo di pace spirituale.
63 P. FRANCESCO ANTONIO APPIANI. Nepi. (27)
Toscanella, 27 marzo 1759.
Gli fissa la durata degli esercizi a due monasteri e lo mette in guardia da una visionaria.
64 P. FULGENZIO PASTORELLI DI GESU’. Ritiro Presentazione. (1)
Roma, 19 novembre 1740.
Notifica il suo arrivo a Roma per l’approvazione delle Regole. Domanda preghiere e comunica d’aver procurato il panno per gli abiti.
65 P. FULGENZIO PASTORELLI. Ritiro Presentazione. (2)
Roma, 31 marzo 1746.
Comunica l’approvazione delle Regole e decide il trasloco di alcuni religiosi.
66 P. FULGENZIO PASTORELLI. Ritiro Presentazione. (3)
Vetralla, 14 aprile 1746.
Stima per P. Fulgenzio: sue premure per la salute dei religiosi e per la regolare osservanza.
67 P. FULGENZIO PASTORELLI. Ritiro Presentazione. (4)
Soriano al Cimino, 23 aprile 1746.
Lo incoraggia a compiere la grande missione di formare buoni religiosi. Sua prudenza nello scusare gli altrui difetti.
68 P. FULGENZIO PASTORELLI. Ritiro Presentazione. (5)
Soriano al Cimino, 7 maggio 1746.
Parla dei suoi patimenti e del di approvazione delle Regole. Non vuole essere chiamato Preposito prima della pubblicazione del .
69 P. FULGENZIO PASTORELLI. Ritiro Presentazione. (6)
Soriano al Cimino, 13 maggio 1746.
Sue attenzioni per i novizi e sua fiducia nel P. Fulgenzio. Parla ancora del breve di approvazione delle regole e delle sue indisposizioni.
70 P. FULGENZIO PASTORELLI. Ritiro Presentazione. (7)
Vetralla, 25 maggio 1746.
Comunica varie disposizioni per gli uffici e per il buon andamento del Noviziato. Sue premure per la salute del P. Fulgenzio. Accenna ai suoi travagli.
71 P. FULGENZIO PASTORELLI. Ritiro Presentazione. (8)
Soriano al Cimino, 18 giugno 1746.
Si allieta per i progressi spirituali dei religiosi, rivela le sue premure per i novizi, accenna ad alcune fondazioni e loda P. Marcoaurelio e un’altra persona.
72 P. FULGENZIO PASTORELLI. Ritiro Presentazione. (9)
Vetralla, 23 giugno 1746.
Si preoccupa per la salute di P. Fulgenzio. Suggerisce alcune norme per l’osservanza del digiuno, in modo da favorire lo spirito di orazione senza nuocere alla salute dei giovani. Chiede un triduo solenne di ringraziamento per il Breve ricevuto e raccomanda l’astinenza dai frutti per 15 giorni prima dell’Assunta.
73 P. FULGENZIO PASTORELLI. Ritiro Presentazione. (10)
Toscanella, 26 giugno 1746.
Scrive che sta prendendo possesso del Ritiro di S. Maria del Cerro, Toscanella.
74 P. FULGENZIO PASTORELLI. Ritiro Presentazione. (11)
Soriano al Cimino, 29 luglio 1746.
Confessa di non vivere come esige il suo cognome . Insegna come fare affinché i patimenti e le croci producano sull’anima il loro effetto salutare e ricorda quali debbano essere i caratteri del vero passionista.
75 P. FULGENZIO PASTORELLI. Ritiro Presentazione. (12)
Soriano al Cimino, 25 agosto 1746.
Lo prega di vigilare su un religioso.e suggerisce alcune cure per la salute dei religiosi. Accenna ai doni sublimi di un’anima e rivela la sua carità nei confronti di un religioso che vuole correggersi.
76 P. FULGENZIO PASTORELLI. Ritiro Presentazione. (13)
Soriano al Cimino, 3 settembre 1746.
Accenna alle sue occupazioni e sofferenze, lo istruisce circa il modo di procedere con un religioso,
gli notifica le gravi contrarietà che attraversa il Ritiro di Toscanella e la richiesta di due fondazioni.
77 P. FULGENZIO PASTORELLI. Ritiro Presentazione. (14)
Soriano al Cimino, 10 settembre 1746.
E’ premuroso per la salute spirituale e corporale dei suoi religiosi. Permette a Fulgenzio di fare una confessione straordinaria, purché sia senza scrupoli. Gli confida i lumi ricevuti da un’anima circa la Congregazione e l’uso del sacro trisagio in tempo di afflizioni.
78 P. FULGENZIO PASTORELLI. Ritiro Presentazione. (15)
Soriano al Cimino, 18 settembre 1746.
Parla dei suoi malanni ed esorta Fulgenzio ed i religiosi ad abbracciare volentieri le croci.
79 P. FULGENZIO PASTORELLI. Ritiro Presentazione (16)
Vetralla, 18 novembre 1746.
Come comportarsi nelle infermità sull’esempio dei santi.
80 P. FULGENZIO PASTORELLI. Ritiro Presentazione. (17)
Vetralla, 26 novembre 1746.
Parla dei suoi patimenti interni ed esterni, ed anima i religiosi alla fedeltà e alla costanza in mezzo ai travagli.
81 P. FULGENZIO PASTORELLI. Ritiro Presentazione. (18)
Vetralla, 2 dicembre 1746.
Si preoccupa per la salute dei religiosi e gli suggerisce alcune norme per ben dirigerli.
82 P. FULGENZIO PASTORELLI. Ritiro Presentazione. (19)
Soriano al Cimino, 9 dicembre 1746.
Gli raccomanda di aver cura, di sé gli comunica cose riguardanti i novizi e un gran mezzo per farsi santo.
83 P. FULGENZIO PASTORELLI. Ritiro Presentazione. (20)
Soriano al Cimino, 15 dicembre 1746.
Approva il ritiro mensile. Con una devota esortazione annunzia alla comunità le feste natalizie, stimolando tutti all’esercizio delle virtù.
84 P. FULGENZIO PASTORELLI. Ritiro Presentazione. (21)
Orte, 13 gennaio 1747.
Lo incoraggia a sopportare santamente la sua malattia e l’assicura che essa non nuocerà alla Comunità.
85 P. FULGENZIO PASTORELLI. Ritiro Presentazione. (22)
Soriano al Cimino, 25 novembre 1747.
Gli manifesta affetto e premura per la sua salute, lo sprona alla confidenza, gli consiglia come predicare ai religiosi e provvedere al sostentamento specialmente per i giovani.
86 P. FULGENZIO PASTORELLI. Ritiro Presentazione. (23)
Soriano al Cimino, 2 dicembre 1747.
Comunica notizie su fondazioni in corso, ricorda la prudenza necessaria nell’intraprendere alcuni lavori nel ritiro, critica un prestito fatto senza sua licenza, si rallegra della sua buona salute e gli raccomanda la vita interiore.
87 P. FULGENZIO PASTORELLI. Ritiro Presentazione. (24)
Soriano al Cimino, 9 dicembre 1747.
Ringrazia per quanto gli comunica nella lettera, accenna ad alcune pene del proprio spirito. Si preoccupa per la regolare osservanza e loda il fervore dei giovani coi quali convive. Parla della fondazione di S. Tommaso in formis e della vestizione e professione di alcuni novizi.
88 P. FULGENZIO PASTORELLI. Ritiro Presentazione. (25)
Baccano, 16 dicembre 1747.
Comunica notizie su S.Tommaso in formis e su alcuni postulanti.
89 P. FULGENZIO PASTORELLI. Ritiro Presentazione. (26)
Vetralla, 19 dicembre 1747.
Comunica alcune cose concernenti i novizi. Suoi ardenti affetti verso Gesù Bambino e sua profonda umiltà.
90 P. FULGENZIO PASTORELLI. Ritiro Presentazione (27)
Ceccano, 8 febbraio 1748.
Gode del fervore delle comunità del Monte Argentario e del nuovo Ritiro di Ceccano; notifica l’esito negativo della pratica per la fondazione di S. Tommaso in formis, spera di poter fondare a S. Bibiana.
91 P. FULGENZIO PASTORELLI. Ritiro Presentazione. (28)
Vetralla, 22 febbraio 1748.
Comunica la paterna accoglienza avuta dal Papa. Parla ancora della fondazione di S. Tommaso in formis e della sua speranza in Dio nelle opposizioni contro la Congregazione.
92 P. FULGENZIO PASTORELLI. Ritiro Presentazione. (29)
Toscanella, 28 marzo 1748.
Notifica l’ingresso dei religiosi nel nuovo Ritiro di Toscanella, in grandissima povertà.
93 P. FULGENZIO PASTORELLI. Ritiro Presentazione. (30)
Vetralla, 12 aprile 1748.
Indica come provvedere alla grande povertà della comunità. Desidera che i religiosi si abilitino ai ministeri. Accenna alla Missione di Viterbo e alle opposizioni contro i Ritiri, consigliando prudenza e discrezione.
94 P. FULGENZIO PASTORELLI. Ritiro Presentazione. (31)
Vetralla, 17 aprile 1748.
Compassionevole discrezione verso un religioso ravveduto. Disposizioni circa i novizi da accettare mentre lo conforta nei suoi timori spirituali e chiede preghiere per la Missione di Viterbo.
95 P. FULGENZIO PASTORELLI. Ritiro Presentazione. (32)
Soriano al Cimino, 18 maggio 1748.
Parla di una sua malattia e della grave persecuzione contro la Congregazione ed afferma che sente verso gli oppositori. Costruzione del Ritiro di Terracina.
96 P. FULGENZIO PASTORELLI. Casa del Conte Brusciotti Viterbo. (33)
Soriano al Cimino, 15 giugno 1748.
Dà varie disposizione per alcuni religiosi
97 P. FULGENZIO PASTORELLI. Ritiro Presentazione. (34)
Vetralla, 26 giugno 1748.
A Fulgenzio è diretto il poscritto con notizie sulla persecuzione contro la Congregazione e la richiesta di preghiere. La prima parte è diretta al P. Carlo Salemmi, che viveva alla Presentazione.
98 P. FULGENZIO PASTORELLI. Ritiro Presentazione. (35)
Vetralla, 31 luglio 1748.
Raccomanda cautela ad Orbetello, e di addestrare con prudenza i novizi alla predicazione ed al sodo esercizio delle virtù e gode della sua sufficiente salute e della sua vita interiore, comunica la preziosa morte di confr. Tommaso e la fiducia che cesseranno le opposizioni alla Congregazione.
99 P. FULGENZIO PASTORELLI. Ritiro Presentazione. (36)
Vetralla, 7 agosto 1748.
Raccomanda prudenza nel contatto con gli estranei. Si interessa premurosamente per il buon andamento del noviziato. Comunica le persecuzioni contro la Congregazione e particolarmente contro il Ritiro di Ceccano. Parla della sue desolazioni interne. Domanda preghiere e, confidando in Dio, gode nel vedersi perseguitato.
100 P. FULGENZIO PASTORELLI. Ritiro Presentazione. (37)
Vetralla, 22 agosto 1748.
Gode per i progressi dei novizi, dà istruzione per l’esclusione di uno di essi e parla della lite contro la fondazione di Ceccano e di vari problemi.
101 P. FULGENZIO PASTORELLI. Ritiro Presentazione. (38)
Vetralla, 30 agosto 1748.
Parla della destinazione di alcuni religiosi, dell’infermità di un novizio e di vari problemi della Congregazione.
102 P. FULGENZIO PASTORELLI. Ritiro Presentazione. (39)
Vetralla, 10 settembre 1748.
Lo informa sulla fondazione di Terracina e gli consiglia il raccoglimento.
103 P. FULGENZIO PASTORELLI. Ritiro Presentazione. (40)
Vetralla, 19 settembre 1748.
Domanda una copia esatta del breve e gli affida alcune incombenze.
104 P. FULGENZIO PASTORELLI. Ritiro Presentazione. (41)
Vetralla, 26 settembre 1748.
Manifesta sentimenti di compassione verso il novizio dimesso a causa della salute, comunica che le opposizioni contro la fondazione di Ceccano continuano; dispone l’accettazione di alcuni postulanti e la destinazione di altri religiosi, raccomanda di ammonire con soavità.
105 P. FULGENZIO PASTORELLI. Ritiro Presentazione. (42)
Vetralla, 5 ottobre 1748.
Elogia le Carmelitane di Vetralla ed informa sull’andamento della causa per l’opposizione dei Mendicanti.
106 P. FULGENZIO PASTORELLI. Ritiro Presentazione. (43)
Ferentino, 20 ottobre 1748.
Lo informa del viaggio, fatto con alcuni religiosi, per Ceccano e dell’affetto di quelle popolazioni per la Congregazione.
107 P. FULGENZIO PASTORELLI. Ritiro Presentazione. (44)
Ceccano, 26 ottobre 1748.
Comunica l’arrivo in Ceccano, il grande fervore dei religiosi e domanda particolari preghiere perché Dio conceda la vittoria alla Congregazione.
108 P. FULGENZIO PASTORELLI. Ritiro Presentazione. (45)
Roma, 9 novembre 1748.
Parla delle difficoltà nel viaggio verso Roma, delle missioni da tenersi nella diocesi di Porto e gli confida le sue gravissime angustie.
109 P. FULGENZIO PASTORELLI. Ritiro Presentazione. (46)
Cerveteri, 1° dicembre 1748.
Notifica l’ammissione di alcuni postulanti e l’impossibilità di accettare alcune predicazioni.
110 P. FULGENZIO PASTORELLI. Ritiro Presentazione. (47)
Vetralla, 11 gennaio 1749.
Lo informa sulla propria salute e sull’andamento della lite contro la Congregazione. Raccomanda di vigilare sulle qualità fisiche e morali dei novizi.
111 P. FULGENZIO PASTORELLI. Ritiro Presentazione. (48)
Marzo 1749.
Gli dà notizie sulla nota vertenza e indica i religiosi da mandare ad alcune missioni.
112 P. FULGENZIO PASTORELLI. Ritiro Presentazione . (49)
Vetralla, 8 marzo 1749.
Gli racconta le sue sofferenze, le pratiche di due fondazioni e domanda orazioni.
113 P. FULGENZIO PASTORELLI. Ritiro Presentazione. (50)
Roma, 19 aprile 1749.
L’informa circa le note vertenze per le fondazioni e dice che non può accettare alcune missioni.
114 P. FULGENZIO PASTORELLI. Ritiro Presentazione. (51)
Roma, 26 aprile 1749.
Ancora sulla causa contro la Congregazione. Suo abbandono in Dio.
115 P. FULGENZIO PASTORELLI. Ritiro Presentazione. (52)
Roma, 3 maggio 1749.
Notifica l’esito felice della lite contro le fondazioni. Sua confidenza in Dio.
116 P. FULGENZIO PASTORELLI. Ritiro Presentazione. (53)
Vetralla, 14 maggio 1749.
Ringrazia per le buone notizie che gli dà, gli conferma la facoltà di ammettere i novizi alla vestizione e professione. Insiste perché questi apprendano lo spirito dell’Istituto con l’esatta osservanza. Esorta a pregare per i bisogni della Congregazione. Tentata fondazione all’Isola Bisentina.
117 P. FULGENZIO PASTORELLI. Ritiro Presentazione. (54)
Vetralla, 23 maggio 1749.
Parla delle costruzioni alla Presentazione e a Sant’Angelo e dà disposizioni per l’ordinazione e il trasloco di alcuni chierici.
118 P. FULGENZIO PASTORELLI. Casa Brusciotti, Viterbo. (55)
Vetralla, 17 giugno 1749.
Dà disposizioni circa i postulanti, le ordinazioni dei chierici e il trasloco di religiosi. Sua confidenza in Dio.
119 P. FULGENZIO PASTORELLI. Ritiro Presentazione. (56)
Vetralla, 4 luglio 1749.
Si preoccupa della salute dei religiosi, perciò non vuole che si spenda per la costruzione trascurando la comunità. Domanda preghiere per le opposizioni contro il Ritiro di S. Eutizio.
120 P. FULGENZIO PASTORELLI. Ritiro Presentazione. (57)
Vetralla, 17 luglio 1749.
Con profonda umiltà chiede scusa di aver dato un dispiacere a P. Fulgenzio, gode del fervore dei religiosi, incoraggia un novizio ed esorta tutti ad approfittarsi dei mezzi che hanno per farsi santi.
121 P. FULGENZIO PASTORELLI. Ritiro Presentazione . (58)
Vetralla, 30 luglio 1749.
Indica alcune misure igieniche per liberare la comunità dal pericolo d’infezione, tratta di alcune cose materiali e domanda preghiere per la Congregazione sempre perseguitata.
122 P. FULGENZIO PASTORELLI. Presentazione. (59)
Toscanella, 26 gennaio 1755.
Avverte che Maria Giovanna Grazi e Vincenzo, suo consorte, l’hanno pregato di continuare a servirsi della loro casa come di ospizio; lo prega di rispondere accettando e ringraziando.
123 VEN. GIOVANNI BATTISTA DANEI DI S. MICHELE ARCANGELO.
Civitavecchia, 9 settembre 1721.
Gli dà notizia del suo viaggio ed esprime la speranza di stare sempre con lui in questa vita e nell’altra.
124 P. GIOVANNI BATTISTA GORRESIO DI S. VINCENZO FERRERI. Vetralla. (1)
Toscanella, 20 dicembre 1764.
Si congratula con lui del buon esito di una predicazione, facendogli con ciò rilevare la forza dell’obbedienza, lo sprona al ministero apostolico e l’esorta a trattare le cose del suo spirito con uomini di virtù.
125 P. GIAMBATTISTA GORRESIO. Corneto. (2)
Toscanella, 15 marzo 1765.
Dice a quali condizioni è disposto ad accettare la fondazione del nuovo Ritiro a Corneto e si rivela premuroso per la salute dei religiosi.
126 P. GIAMBATTISTA GORRESIO. Corneto. (3)
Toscanella, 16 marzo 1765.
Lo prega di verificare di persona se nel luogo designato per la fondazione del Ritiro “vi si possa veramente star bene”.
127 P. GIAMBATTISTA GORRESIO. Urbino. (4)
Roma, 27 settembre 1769.
Si congratula per il bene che sta compiendo, accenna al grande concorso di popolo avuto nella missione di S.Maria in Trastevere, lo invita a ritrovarsi nella solitudine per l’Avvento.
128 P. GIAMBATTISTA GORRESIO. Urbino. (5)
Roma, 28 settembre 1769.
Richiama l’osservanza di alcuni punti della Regola e l’esorta a non avere umani rispetti.
129 P. GIAMBATTISTA GORRESIO. Fermignano. (6)
Roma, 10 novembre 1769.
Loda Dio per il bene operato nelle Missioni, vuole che ritorni presto al Ritiro per riposare lo spirito e il corpo, lo informa dell’udienza del Papa e delle vicende della Congregazione.
130 P. GIAMBATTISTA GORRESIO. Campagnano (Roma). (7)
Roma, 4 gennaio 1775.
Varie istruzioni per alcuni soggetti di Congregazione.
131 P. GIOVANNI BATTISTA PORTA DI S.IGNAZIO. Ritiro Presentazione. (1)
Vetralla, 2 gennaio 1766.
Ottimi consigli per svolgere bene l’incarico di Superiore.
132 P. GIOVANNI BATTISTA PORTA. Ritiro Presentazione. (2)
Vetralla, 29 gennaio 1766.
Egli parla della Congregazione e domanda preghiere per essa.
133 P. GIOVANNI BATTISTA PORTA. Ritiro Presentazione. (3)
Vetralla, 12 febbraio 1766.
Comunica alcune disposizioni per un religioso debole nella vocazione.
134 P. GIOVANNI BATTISTA PORTA. Presentazione. (4)
Vetralla, 18 maggio 1769.
Comunica l’avvenuta divisione della Congregazione in due Province e alcune disposizioni, specialmente per la professione e gli studi di P. Tommaso Fossi.
135 P. GIOVANNI BATTISTA PORTA. Ritiro Presentazione. (5)
Roma, 3 agosto 1769.
Approva il suo governo, lo consiglia a fare una questua generale ad Orbetello e con rara carità dà varie disposizioni per gl’infermi del Ritiro.
136 P. GIOVANNI BATTISTA PORTA. Ritiro Presentazione. (6)
Roma, 17 agosto 1769.
L’informa sulla prossima spedizione della Bolla di approvazione dell’Istituto e su una missione che deve predicare a Roma.
137 P. GIOVANNI BATTISTA PORTA. Ritiro Presentazione. (7)
Roma, 12 ottobre 1769
Gli commette un certo numero di Messe da celebrarsi nei due Ritiri del Monte Argentario, si duole del ritardo nella spedizione della Bolla e gli notifica il prossimo arrivo al noviziato di alcuni postulanti.
138 P. GIOVANNI BATTISTA PORTA. Ritiro Presentazione. (8)
Roma, 9 agosto 1770
Lo loda e lo ringrazia per tutto il bene che compie al Ritiro della Presentazione e lo consiglia a vivere “in pura e nuda fede”.
139 FR. GIOVANNI… [ Paliano?].
Vetralla, 16 settembre 1752.
Gli raccomanda di approfittare della ricuperata salute per crescere nella pratica dell’orazione, e gli dà alcuni consigli per la coltivazione dell’orto.
140 P. GIOVAN FRANCESCO NASI DI S. GIUSEPPE.
Toscanella, 12 dicembre 1765.
Si consola per la sua promozione al sacerdozio e lo esorta a celebrare con fede, a crescere nel raccoglimento interno ed a studiare per preparasi bene alla predicazione.
141 P. GIOVANNI MARIA CIONI DI S. IGNAZIO. Terracina. (1)
Vetralla, 12 giugno 1753.
Si allieta del bene operato nelle anime, gl’insegna come rendersi sempre più idoneo al ministero apostolico e gli dà saggi consigli per i progressi del suo spirito e il buon andamento della religiosa comunità.
142 P. GIAMMARIA CIONI (1). Terracina. (2)
Vetralla, 1° novembre 1754.
Lamenta della sua assenza prolungata dal Ritiro e di alcuni inconvenienti verificatisi e gli raccomanda raccoglimento ed umiltà. Lo informa di aver destinato il P. Marco Aurelio a compiere in sua vece la visita ai Ritiri di Marittima e Campagna.
143 P. GIOVANNI MARIA CIONI. Terracina. (3)
Presentazione, 8 gennaio 1755.
Lo invita a preparare bene i tre ordinandi; lo informa su una fondazione offerta e l’esorta ad abilitarsi sempre più al ministero apostolico.
144 P. GIOVANNI MARIA CIONI. (1) Terracina. (4)
Vetralla, 5 luglio 1755.
Si congratula per l’osservanza dei religiosi, gli raccomanda l’esercizio costante delle virtù per essere di buon esempio alla comunità.
145 P. GIOVANNI MARIA CIONI. Ritiro Presentazione. (5)
Vetralla, 14 luglio 1756.
Gli dà sublimi consigli per la contemplazione della Passione di Gesù «opera tutta d’amore» e l’informa che manderà un religioso per i novizi.
146 P. GIOVANNI MARIA CIONI. Ritiro Presentazione. (6)
17 dicembre 1756.
Si lamenta perché non viene informato abbastanza sui novizi.
147 P. GIOVANNI MARIA CIONI. Ritiro Presentazione. (7)
Toscanella, 4 marzo 1757.
É preoccupato per l’uscita di due Fratelli e per le vessazioni diaboliche sofferte dai novizi; gli ingiunge di far esorcismi al demonio e gli confida quanto egli pure soffre per opera del demonio: dà ordini per l’ammissione di alcuni postulanti e domanda preghiere.
148 P. GIOVANNI MARIA CIONI. Ritiro Presentazione. (8)
Toscanella, 25 marzo 1757.
Gli dà ottimi consigli per guidare i novizi nell’orazione; ed è contento che alcuni di loro progrediscano in essa.
149 P. GIOVANNI MARIA CIONI. Ritiro Presentazione. (9)
Vetralla, 15 giugno 1757.
Parla di varie pratiche di fondazioni, si rallegra per il buon andamento del noviziato e gli dà validi consigli di spirito.
150 P. GIOVANNI MARIA CIONI. Ritiro Presentazione. (10)
Vetralla, 30 giugno 1757.
Gli fa notare che «l’opera del noviziato è la più delicata e importante della Congregazione» e gli ricorda alcune virtù da inculcare ai novizi.
151 P. GIOVANNI MARIA CIONI. Ritiro Presentazione. (11)
Vetralla, 23 luglio 1757.
Gli raccomanda la cura dei novizi infermi, lo istruisce su come Dio purifica le anime per disporle all’unione con lui e gli parla di alcune persone che stanno per entrare in Congregazione.
152 P. GIOVANNI MARIA CIONI. Ritiro Presentazione. (12)
Vetralla, 25 luglio 1757.
Approva il suo stato d’orazione, gli raccomanda fedeltà e umiltà; dà alcune disposizioni per il Noviziato.
153 P. GIOVANNI MARIA CIONI. Ritiro Presentazione. (13)
Vetralla, 25 agosto 1757.
Parla di alcuni postulanti, gli dà facoltà di ammettere in noviziato e far professare i novizi. Gli dà ottimi consigli circa il discernimento delle locuzioni, lo assicura della sua buona condotta, ma coltivare sempre l’umiltà.
154 GIOVANNI MARIA CIONI. Ritiro Presentazione. (14)
Vetralla, 10 agosto 1758.
Gli notifica l’esito negativo delle pratiche per la missione ad infideles nutrendo speranza «di un esito più glorioso» in seguito.
155 P. GIOVANNI MARIA CIONI. Ritiro Presentazione. (15)
Vetralla, 27 settembre 1758.
Lo prega di far comporre a P. Candido l’ufficio proprio della Passione.
156 P. GIOVANNI MARIA CIONI. Ritiro Presentazione. (16)
Toscanella, 7 febbraio 1759.
Consiglia di dimettere un novizio, domanda preghiere ed accenna ad alcune sue infermità.
157 P. GIOVANNI MARIA CIONI. Ritiro Presentazione. (17)
Vetralla, 28 giugno 1759.
Indica i probabili postulanti, lo assicura del buon andamento della sua orazione raccomandandogli
di fondarsi sempre più nell’umiltà. L’informa di alcune vicende della Congregazione.
158 P. GIOVANNI MARIA CIONI. Ritiro Presentazione. (18)
Vetralla, 19 luglio 1759.
Parla di una possibile, prossima spedizione missionaria ad infideles.
159 P. GIOVANNI MARIA CIONI. Ritiro Presentazione. (19)
Vetralla, 7 settembre 1759.
Parla di postulanti accettati, dà disposizioni per il trasloco di religiosi e per una predicazione e l’incoraggia nelle sue tribolazioni spirituali.
160 P. GIOVANNI MARIA CIONI. Ritiro Presentazione. (20)
Vetralla, 13 settembre 1759.
Parla del trasloco di alcuni religiosi, l’informa della partenza di Mons. Struzzieri per la Corsica e gli dà ottimi insegnamenti di spirito circa l’amor di Dio e l’umiltà.
161 P. GIOVANNI MARIA CIONI. Ritiro Presentazione. (21)
Soriano al Cimino, 10 ottobre 1759.
Comunica notizie della pratica per la missione in Mesopotamia, gli dà alcuni consigli per il suo
spirito e lo informa sulle vicende della Congregazione.
162 P. GIOVANNI MARIA CIONI. Ritiro Presentazione. (22)
Toscanella, 24 dicembre 1759.
Gli raccomanda di star bene in guardia dalle lodi ricevute in occasione di sacri ministeri, di
mantenersi umile, di guardarsi dalle devote e dalle grate, cioè dai parlatori nei monasteri. Dà disposizioni per la vestizione e professione di alcuni novizi.
163 P. GIOVANNI MARIA CIONI. Ospizio del SS. Crocifisso – Roma. (23)
Terracina, 13 gennaio 1767.
Ringrazia Dio per l’apertura dell’Ospizio del SS. Crocifisso in Roma e dà alcune disposizioni per il
buon andamento della comunità.
164 P. GIOVANNI MARIA CIONI. Ospizio del SS. Crocifisso, Roma. (24)
Vetralla, 20 dicembre 1768.
Gli augura un progresso spirituale nelle prossime feste natalizie e comunica alcune notizie.
165 P. GIOVANNI MARIA CIONI. Ospizio del SS. Crocifisso, Roma. (25)
Vetralla, 13 gennaio 1769.
Chiede perdono dei dispiaceri che eventualmente gli ha dato.
166 P. GIOVANNI MARIA CIONI. S. Angelo. (26)
Roma, 18 agosto 1772.
Dà alcuni avvisi perché le missioni producano frutto nelle anime.
167 P. GIOVANNI MARIA CIONI. Visso (1). (27)
Roma, 30 ottobre 1772.
Gode per il buon esito delle missioni e parla di alcune difficoltà circa la progettata fondazione di Visso.
168 P. GIOVANNI MARIA CIONI. Barbarano (VT). (28)
Roma, 17 novembre 1772.
Lo incarica di visitare un benefattore insieme a P. Vincenzo Strambi.
169 P. GIOVANNI MARIA CIONI. Barbarano (VT). (28)
Roma, 17 novembre 1772.
Ringrazia per gli auguri natalizi che ricambia con promessa di preghiere ed è lieto che si facciano
gli spirituali esercizi per disporsi alla predicazione.
170 P. GIOVANNI MARIA CIONI. Visso. (30)
Roma, 15 settembre 1773.
Lo informa sull’udienza accordata dal Papa e chiede di pensare alle missioni della diocesi di Anagni.
171 P. GIOVANNI MARIA CIONI. Visso. (31)
Roma, 25 settembre 1773.
Dovendosi presto aprire il Ritiro di Roma lo prega di differire le missioni nella diocesi di Anagni.
172 P. GIOVANNI MARIA CIONI. S. Giuseppe, Argentario. (32)
Roma, 1° e 4 marzo 1774.
Notifica il grave stato di salute del P. Marco Aurelio, domanda preghiere, gode degli esercizi
spirituali predicati alle comunità e dà caritatevoli disposizioni per un Fratello di Congregazione.
173 P. GIOVANNI MARIA CIONI. Corneto. (33)
Roma, 9 marzo 1774.
Gli fa sapere che il Vescovo di Anagni lo vuole a predicare nella sua diocesi e dà disposizioni per il trasloco di alcuni religiosi.
174 P. GIAMMARIA CIONI, Corneto. (34)
Roma, 17 marzo 1774.
Gli notifica la morte del P. Marco Aurelio per cui domanda suffragi, e dà altre disposizioni.
175 P. GIOVANNI MARIA CIONI. S. Angelo. (35)
Roma, 23 marzo 1774.
Gli stabilisce il giorno in cui deve trovarsi a Roma nel Ritiro dei SS. Giovanni e Paolo.
176 P. GIOVAN MATTEO BALDINI DI GESU’ FLAGELLATO. Toscanella.
Vetralla, 23 marzo 1763. (Fotocopia AGCP)
Gli chiede di pazientare perché non può accogliere subito il suo desiderio di cambiare comunità.
177 P. GIOVANNI IACOMINI DI S. RAFFAELE. Terracina. (1)
Vetralla, 12 giugno 1753.
Gli parla dello spogliamento della devozione sensibile, dell’interno raccoglimento e gl’insegna come ben celebrare la Messa.
178 P. GIOVANNI IACOMINI. Terracina. (2)
Vetralla, 16 luglio 1754.
Lasciare “che Gesù si cibi di voi” dopo la celebrazione della Messa: è il migliore ringraziamento.
Suo desiderio dei voti solenni.
179 P. GIOVANNI IACOMINI. Terracina. (3)
Vetralla, 16 agosto 1755.
Approva la sua condotta spirituale, gli scopre i gran beni che può ottenere dalle sue pene e gl’inculca calorosamente il raccoglimento interiore.
180 P. GIOVAN TOMMASO RIVAROLA (1) DI S. FRANCESCO SAVERIO. Toscanella.
Vetralla, 15 novembre 1754.
Comunica varie disposizioni riguardo ad alcuni religiosi, parla di un’accusa presentata contro la Congregazione e gli suggerisce come comportarsi. Esorta un religioso, che voleva mutare Ritiro, a santificarsi dove si trova.
181 FR. GIUSEPPE BONIFAZI DI S. GIACINTO (1).
Gli concede il permesso di tenere sempre l’abito anche durante la malattia.
182 P. GIUSEPPE VIGNA DI S. MARIA. Ceccano. (1)
S. Angelo, 25 marzo 1766.
Gli trasmette una lettera per il P. Giammaria, Visitatore.
183 P. GIUSEPPE VIGNA. (2)
Gli raccomanda il riposo di amore in Dio.
184 P. GIUSEPPE ANDREA RUSPANTINI DELLA CONCEZIONE. Presentazione. (1)
Vetralla, 5 luglio 1754.
Si scusa di non poter ricevere una persona per la quale era stato da lui pregato e gli raccomanda l’obbedienza come rimedio agli scrupoli che lo tormentano.
185 P. GIUSEPPE ANDREA RUSPANTINI. Presentazione. (2)
Vetralla, 2 agosto 1755.
Tratta ancora dell’accettazione di un postulante e gli dice che spera nella sua perseveranza se sarà docile.
186 P. GIUSEPPE ANDREA RUSPANTINI. Monte Cavo. (3)
Vetralla, 21 marzo 1758.
Gl’inculca l’obbedienza per aver la pace del cuore.
187 P. GIUSEPPE ANDREA RUSPANTINI. Monte Cavo. (4)
Vetralla, 27 febbraio 1761.
Gli fa alcune raccomandazioni perché svolga bene il suo incarico.
188 P. GIUSEPPE ANDREA RUSPANTINI. Monte Cavo. (5)
Vetralla, 10 luglio 1762.
Gli manifesta suoi doveri e si scusa di non poter accogliere una sua richiesta.
189 P. GIUSEPPE ANDREA RUSPANTINI. Monte Cavo. (6)
Toscanella, 15 gennaio 1763.
Gli raccomanda vigilanza nel suo ufficio e lo consiglia a rivolgersi al Papa per alcune necessità del Ritiro.
190 P. GIUSEPPE ANDREA RUSPANTINI. Monte Cavo. (7)
Toscanella, 15 marzo 1763.
Gli chiede spiegazioni circa i suoi ministeri e la sua lunga assenza dal Ritiro.
191 P. GIUSEPPE ANDREA RUSPANTINI . Monte Cavo. (8)
Vetralla, 23 aprile 1763.
Gli scrive a proposito di un lavoro da fare in Ritiro e rivela il suo rispetto per la sussidiarietà dei ruoli.
192 P. GIUSEPPE ANDREA RUSPANTINI. Monte Cavo. (9)
Vetralla, 30 aprile 1763.
Esprime il suo dispiacere che il P. Visitatore si dedichi alle missioni e dà alcune disposizioni a proposito di una Missione a Rocca di Papa.
193 P. GIUSEPPE ANDREA RUSPANTINI. Monte Cavo. (10)
Vetralla, 30 luglio 1763.
Si congratula dell’osservanza, pace e carità che fioriscono in Ritiro.
194 P. GIUSEPPE ANDREA RUSPANTINI. Monte Cavo. (11)
Vetralla, 19 novembre 1763.
Accorda l’abito ad un terziario di Congregazione.
195 P. GIUSEPPE ANDREA RUSPANTINI. Monte Cavo. (12)
Vetralla, 20 dicembre 1763.
Ricambia gli auguri natalizi invocando su di lui e sui religiosi le fiamme della santa carità.
196 P. GIUSEPPE ANDREA RUSPANTINI. Monte Cavo. (13)
Vetralla, 14 gennaio 1764.
Approva un suo progetto d’ingrandimento del Ritiro e gli invia alcune norme per il viaggio al Capitolo provinciale.
197 P. GIUSEPPE ANDREA RUSPANTINI. Monte Cavo. (14)
Toscanella, 6 aprile 1764.
Giosce per il bene operato nell’apostolato, per l’amore alla Congregazione di alcuni Superiori ecclesiatici e per l’esemplarità dei religiosi.
198 P. GIUSEPPE ANDREA RUSPANTINI. Terracina. (15)
Toscanella, 6 novembre 1764.
L’esorta ad usare con gli infermi ogni carità e gli ricorda che nulla deve fargli perdere la pace e tranquillità del cuore, tanto necessaria nella vita spirituale.
199 P. GIUSEPPE ANDREA RUSPANTINI. Terracina. (16)
Vetralla, 10 dicembre 1765.
Lo indirizza al P. Provinciale per avere un documento e gli domanda come si comporta un missionario.
200 P. GIUSEPPE ANDREA RUSPANTINI. Terracina. (17)
Vetralla, 4 marzo 1766.
Gode dell’osservanza della comunità alla quale augura celesti benedizioni.
201 P. GIUSEPPE ANDREA RUSPANTINI. Terracina. (18)
Vetralla, 3 giugno 1766.
É contento che alcuni religiosi infermi stiano guarendo.
202 P. GIUSEPPE ANDREA RUSPANTINI. Terracina. (19)
Vetralla, 3 luglio 1766.
L’esorta a placare Dio con la preghiera.
203 P. GIUSEPPE ANDREA RUSPANTINI. Corneto. (20)
Vetralla, 23 febbraio 1768.
Gli raccomanda di conservare il raccoglimento interno nell’esercizio del santo ministero.
204 P. GIUSEPPE ANDREA RUSPANTINI. S. Angelo. (21)
Roma, 1° luglio 1769.
Gli notifica la sua permanenza in Roma per i bisogni della Congregazione e domanda preghiere.
205 P. GIUSEPPE ANDREA RUSPANTINI. S. Angelo. (22)
Roma, 25 luglio 1769.
Dà disposizioni per il buon andamento del Ritiro e loda l’osservanza e la carità dei religiosi.
206 P. GIUSEPPE ANDREA RUSPANTINI. S. Angelo. (23)
Roma, 25 agosto 1769.
Si allieta per la pace e carità della comunità e notifica il felice esito delle pratiche per cui s’era fermato a Roma.
207 P. GIUSEPPE ANDREA RUSPANTINI. S. Angelo. (24)
Roma, 18 maggio 1770.
Comunica varie disposizioni, gli raccomanda la cura di P. Giammaria, visitatore generale infermo, e insiste per l’osservanza di alcuni punti aggiunti nell’ultima approvazione delle Regole.
208 P. GIUSEPPE GIACINTO DI S.CATERINA. Presentazione. (1)
Vetralla, 12 luglio 1754.
Gioisce per il suo ritorno in Ritiro, l’esorta al raccoglimento e alla devota celebrazione della Messa, parla dell’eccelsa missione riservata a chi attende all’insegnamento e del gran male di chi abbandona la Congregazione.
209 P. GIUSEPPE GIACINTO. Ceccano. (2)
Vetralla, 25 ottobre 1767.
Dà alcune disposizioni relative agli studenti.
210 P. GIUSEPPE GIACINTO. Ceccano. (3)
Vetralla, 8 marzo 1768.
Lo invia a Napoli per iniziare la fondazione di un Ritiro. Gli indica le condizioni con cui può operare.
211 P. GIUSEPPE DEL RE DEI DOLORI DI MARIA.Terracina.
Vetralla, 13 novembre 1760.
Gli manda una lettera per il P. Giammaria, Visitatore.
212 P. GIUSEPPE MARIA GIOJELLO DI S. LORENZO. S. Eutizio. (1)
Toscanella, 17 novembre 1764.
Lo dispensa da alcuni voti personali e lo incoraggia nei travagli di spirito.
213 P. GIUSEPPE MARIA GIOJELLO. S. Eutizio. (2)
Toscanella, 4 dicembre 1764.
Gli suggerisce come ben disporsi al ministero della predicazione.
214 FR. GIACOMO LUPI DEL CUOR DI MARIA.
Vetralla, 8 maggio 1768.
Lo manda al Monte Argentaro al posto del defunto Fr. Giuseppe di S. Maria e gli dà alcuni consigli per disimpegnare santamente il suo ufficio.
215 FR. LORENZO LOMBARDI DEL COSTATO DI GESU’. S.Sosio. (1)
Vetralla, 22 novembre 1768.
Lo manda al Monte Argentaro al posto del defunto Fr. Giuseppe di S. Maria e gli dà alcuni consigli
per disimpegnare santamente il suo ufficio.
FR. LORENZO LOMBARDI. S. Eutizio. (2)
Roma, 23 novembre 1773.
Gli concede licenza per provvedere alcuni strumenti di lavoro.
217 P. LUCA ANTONIO BIANCHINI DI S. GIUSEPPE. Monte Cavo. (1)
Vetralla, 25 marzo 1758.
Gioisce per le notizie sulla fondazione del Ritiro, esorta lui e i religiosi a portarne con merito i pesi, e ad interessarsi per la costruzione di una nuova ala dell’edificio. Domanda notizia dei religiosi di comunità.
218 P. LUCA ANTONIO BIANCHINI. Monte Cavo. (2)
Toscanella, 15 gennaio 1760.
Gli manda una lettera per il Procuratore e gli comunica la morte di un religioso.
219 P. LUCA ANTONIO BIANCHINI. Terracina. (3)
Vetralla, 17 maggio 1763.
Si congratula perché ha ricuperato la salute e gode del fervore della comunità.
220 FR. LUIGI BASILI DI S. MARIA. (1)
Vetralla, 11 febbraio 1763.
L’esorta a sopportare virtuosamente le indisposizioni, e lo assicura che cercherà di accontentarlo trasferendolo in un altro Ritiro.
221 FR. LUIGI BASILI. Ceccano. (2)
Vetralla, 30 aprile 1763.
Lo rassicura circa la motivazione del trasferimento e lo sprona a stare contento nel Signore.
222 FR. LUIGI BASILI. Ceccano. (3)
Vetralla, 14 maggio 1763.
Lo compatisce nelle sue indisposizioni e l’esorta ad avere Gesù nel cuore.
223 FR. LUIGI BASILI. Monte Cavo. (4)
Vetralla, 3 gennaio 1764.
É contento che ponga mano alla costruzione, ma lo invita a lavorare per puro amore di Dio.
224 FR. LUIGI BASILI. Monte Cavo. (5)
Toscanella, 22 dicembre 1764.
Lo incoraggia all’opera ma desidera che faccia tutto in armonia con i Superiori locale e provinciale.
225 FR. LUIGI BASILI. Ritiro Presentazione. (6)
Roma, 2 agosto 1770.
Lo ringrazia per i lavori compiuti e lo incarica di altri.
226 CONFR. LUIGI GUALANDI DEL CUOR DI MARIA. Paliano.
Roma, 27 giugno 1769.
L’incoraggia a soffrire con paziente rassegnazione le prove ed a crescere nell’unione con Dio.
227 P. MARCO AURELIO PASTORELLI DEL SS. SACRAMENTO. (1)
[dicembre 1754].
Non può permettere la fondazione del ritiro di Paliano se manca una cisterna sufficiente.
228 P. MARCO AURELIO PASTORELLI. (2)
Vetralla, 22 dicembre 1767.
Gli augura che si compia in lui la mistica divina natività.
229 P. NICOLA SERELLI DI S. CORONA MARTIRE. Terracina. (1)
[1768].
Accenna alle pratiche per la fondazione di Napoli e ad alcune vicende della comunità.
230 P. NICOLA SERELLI. Terracina. (2)
Vetralla, 11 ottobre 1768.
Benedice Dio per la provvidenza a favore del Ritiro, si rallegra per la dottrina del P. Gio. Domenico.
231 P. NICOLA SERELLI . Terracina. (3)
Vetralla, 27 febbraio 1769.
Comunica la prossima fondazione di Tarquinia.
232 P. PAOLO GIACINTO HEGLI DELLA SS. TRINITA’. Ceccano. (1)
Vetralla, 20 dicembre 1768.
Ricambia gli auguri natalizi e raccomanda a lui ed agli studenti di disporsi al Natale contemplando l’amor di Dio rivelato dal mistero dell’incarnazione.
233 P. PAOLO GIACINTO HEGLI. Ceccano. (2)
Roma, 1° agosto 1769.
Ringrazia per le notizie circa gli studenti, l’incoraggia a prepararsi per insegnar teologia e domanda preghiere per il Papa.
234 P. PAOLO GIACINTO HEGLI. Ceccano. (3)
Roma, 19 dicembre 1769.
Ringrazia per gli auguri natalizi ed augura che lui e gli studenti rinascano a vita deifica.
235 P. PAOLO GIACINTO HEGLI. Ceccano. (4)
Roma, 17 febbraio 1770.
Ringraziando per i “segni” augura che Dio gliene imprima il contenuto nel cuore.
236 P. PAOLO GIACINTO HEGLI. Ceccano. (5)
Roma, 22 giugno 1770.
Si consola per l’ordinazione degli student, gli mostra gratitudine per la sua fatica nel formare i giovani.
237 P. PAOLO GIACINTO HEGLI. Ceccano. (6)
Roma, 13 luglio 1770.
Parla di alcuni postulanti e chiede alcuni “segni” per le prime monache passioniste
238 P. PAOLO GIACINTO HEGLI. Ceccano. (7)
Roma, 2 ottobre 1770.
Dà disposizioni per alcuni postulanti, indica come volare a Dio e far gran bene nelle anime, accenna alla fondazione delle monache passioniste.
239 P. PAOLO GIACINTO HEGLI. Ceccano. (8)
Roma, 23 giugno 1772.
Gli raccomanda di vigilare sui giovani affidati alle sue cure.
240 P. PIETRO VICO DI S. GIOVANNI. S. Sosio. (1)
Toscanella, 28 dicembre 1756.
Si congratula dell’osservanza dei religiosi e gli dà ottimi consigli per disimpegnare con merito l’ufficio di Superiore.
241 P. PIETRO VICO. S. Sosio. (2)
Orbetello, 15 febbraio 1757.
É soddisfatto del buon andamento della Comunità e di una decisione da lui presa, promette
preghiere per una persona e gli raccomanda il raccoglimento interno.
242 P. PIETRO VICO. S. Sosio. (3)
Toscanella, 12 aprile 1757.
Ritiene pericoloso allo spirito che un religioso vada al suo paese per una questione di famiglia;
suggerisce le motivazioni per aiutarlo a riflettere.
243 P. PIETRO VICO. Ritiro S. Giuseppe. (4)
Vetralla, 24 ottobre 1764.
Lo sprona a continuare nel suo impegno di Maestro dei novizi e gli dà un ottimo regolamento per la loro condotta esterna ed interna.
244 P. PIETRO VICO. Ritiro S. Giuseppe. (5)
Vetralla, 17 maggio 1765.
L’informa di una sua caduta durante il viaggio e che gli invia il trattatello “Morte Mistica”.
245 P. PIETRO VICO. Ritiro S. Giuseppe. (6)
Vetralla, 31 ottobre 1765.
Dà alcune disposizioni per il buon ordine del Noviziato e domanda preghiere.
246 P. PIETRO VICO. Ritiro S. Giuseppe. (7)
Vetralla, 25 gennaio 1766.
Gioisce per le professioni e per i nuovi arrivati, augura al maestro che cresca nell’amore di Dio e spera che nei due Ritiri dell’Argentario si mantenga la pace.
247 P. PIETRO VICO. Ritiro S. Giuseppe. (8)
Vetralla, 31 ottobre 1767.
É soddisfatto del modo di educare i novizi ma raccomanda vigilanza nella carità.
248 P. PIETRO VICO. Ritiro S. Giuseppe. (9)
Vetralla, 6 maggio 1768.
Dà alcune disposizioni per il noviziato e parla della morte preziosa del Servo di Dio Fr. Giuseppe di S. Maria.
249 P. PIETRO VICO. Ritiro S. Giuseppe. (10)
Vetralla, 24 novembre 1768.
Lo incoraggia a proseguire volentieri nel suo incarico e invia un saluto speciale al novizio S. Vincenzo Strambi.
250 P. PIETRO VICO. Ritiro S. Giuseppe. (11)
Vetralla, 29 novembre 1768.
Approva il suo metodo di orazione e gli dà alcuni consigli in proposito. “Un N e un T compongono la gran perfezione”.
251 P. PIETRO VICO. Ritiro S. Giuseppe. (12)
Roma, 10 agosto 1769.
Spera che i malati siano guariti, ringrazia il Signore dell’ottima condotta dello Strambi e dà buone notizie della Congregazione.
252 P. PIETRO VICO. Ritiro S. Giuseppe. (13)
Roma, 1° dicembre 1769.
Si allieta del fervore dei novizi ed augura ad essi ulteriori progressi nella virtù.
253 P. PIETRO VICO. Ritiro S. Giuseppe. (14)
Roma, 28 dicembre 1769.
Augura che tutti rinascano a vita deifica nel Verbo incarnato, comunica di avere già la Bolla di approvazione e parla della carità con cui il Papa lo accoglie.
254 P. PIETRO VICO. Ritiro S. Giuseppe. (15)
Corneto, 11 aprile 1770.
É contento del fervore dei novizi e desidera che diventino veri imitatori e abili predicatori di Gesù Crocifisso; spiega perché non può andare al noviziato.
255 P. RAIMONDO VITI DEL CUOR ADDOLORATO DI MARIA. Orvieto.
Toscanella, 11 dicembre 1753.
Accetta la sua rinunzia al superiorato e si rivela premuroso per la sua salute. L’esorta alla vita interiore e alla perseveranza nello stato abbracciato.
256 P. SEBASTIANO GIAMPAOLI DELLA PURIFICAZIONE. Cecccano. (1)
Vetralla, 7 febbraio 1761.
Per la malattia del Provinciale differisce la celebrazione del Capitolo.
257 P. SEBASTIANO GIAMPAOLI. Corneto. (2)
Marzo 1769.
Detta alcune norme per la presa di possesso del Ritiro di Corneto.
258 P. STEFANO BARBERI DI S. GIOACCHINO. Ceccano.
Vetralla, 8 marzo 1749.
Lo incoraggia al raccoglimento e all’osservanza delle regole. Dimostra una grande premura verso gli infermi.
259 FR. STEFANO CAMOZZA DEL SS. SACRAMENTO. S. Giuseppe
Roma, 13 gennaio 1770.
L’esorta a correre “verso il Sommo Bene” e ad istruire bene i novizi.
260 P. TOMMASO MARIA STRUZZIERI DEL COSTATO DI GESU’. (1)
Vetralla 1748.
Lo sprona all’esercizio delle più sublimi virtù e gli confida le sue pene interne ed esterne.
261 P. TOMMASO STRUZZIERI. Roma. (2)
Vetralla, 25 marzo 1749.
Prega di non essere messo tra i predicatori della Missione di Roma, parla della Missione di Soriano e di varie cose della Congregazione.
262 P. TOMMASO STRUZZIERI. Ritiro di S. Sosio. (3)
Ceccano, 13 aprile 1751.
Gli suggerisce come organizzare le Missioni per non laciare il Ritiro privo della sua preziosa presenza. Gli suggerisce inoltre che cosa disporre per il buon governo del Ritiro quando è costretto ad assentarsi.
263 P. TOMMASO STRUZZIERI. (4)
Vetralla, 28 luglio 1755
Mandato di procura per la presa di possesso del Ritiro di Paliano.
264 P. TOMMASO STRUZZIERI. Anagni. (5)
Vetralla, 19 settembre 1758.
Lo conforta nella sua infermità e lo invita a conformarsi in tutto alla Divina Volontà. Si lamenta della lentezza con cui procede a Roma la lite sulle fondazioni.
265 P. TOMMASO STRUZZIERI. Campoloro (Corsica). (6)
Toscanella, 27 gennaio 1763.
Chiede informazioni sulla sua salute, sull’infermità del Visitatore per cui promette preghiere, lo esorta a mantenersi in santo raccoglimento e comunica notizie sullo stato della Congregazione.
266 P. TOMMASO STRUZZIERI. Corsica. (7)
Terracina, 15 dicembre 1766.
Promette preghiere per le indisposizioni di lui, gli parla del Ritiro di Terracina e dell’ospizio aperto in Roma.
267 P. TOMMASO STRUZZIERI. Corsica. (8)
Vetralla, 3 gennaio 1769.
Lo esorta a curare la sua salute e gli parla della « sacra morte mistica che conduce l’anima a vivere vita deifica in seno a Dio ».
268 P. TOMMASO SAGNERI DEL CUOR DI GESU’. Arpino. (1)
Terracina, 28 novembre 1766.
Approva l’idea della fondazione di un monastero di Passioniste; gli prospetta però le difficoltà che incontrerà e come superarle.
269 P. TOMMASO SAGNERI. Arpino. (2)
Terracina, 10 febbraio 1767.
Gli notifica che non intende occuparsi della fondazione del monastero in Arpino perché non sa come condurre a termine quello di Corneto. L’incoraggia al sacerdozio se sente vera vocazione e purché si impegni a farsi santo.
270 P. TOMMASO SAGNERI. Arpino. (3)
Vetralla; 14 giugno 1768.
Tesse le lodi di una sua zia defunta, lo conforta assicurandolo che avrà un’avvocata speciale in cielo, presagisce grande santità ad una sua sorella e predice a lui la vocazione religiosa. Nuovi ritardi nella fondazione del monastero di Corneto.
271 P. TOMMASO SAGNERI. Arpino. (4)
Vetralla, 9 febbraio 1769.
Non vuole che chiami monache le sorelle, raccomanda la santa umiltà, la fuga dalle singolarità e la purità d’intenzione. Gli spiega come curare una sorella inferma di mente.
272 P. TOMMASO SAGNERI. Arpino. (5)
Roma, 16 marzo 1770.
Gli parla del ritardo nella fondazione delle Passioniste, necessario per meglio assodare l’opera; l’assicura che tra le prime religiose vi saranno due sue sorelle, alle quali dice come si debbano preparare, e ripete ch’egli pure sarà suo religioso.
273 P. TOMMASO RENZI DELL’AGONIA DI GESU’. Roccasecca. (1)
Vetralla, 9 giugno 1761.
Con paterno affetto gli dice: “Non si risparmi nella cura, si cibi bene e dorma bene… lei lascerà la sua casa profumata del buon odore di Gesù”.
274 P. TOMMASO RENZI. Roccasecca. (2)
Vetralla, 8 dicembre 1761.
Gli scrive: ” Prosegua nella cura che le fanno costì i professori… Io le darò per medicina il “sanatotum”, che è il totale abbandono nella volontà di Dio”.
275 P. TOMMASO FOSSI DI GESU’ E MARIA. Isola d’Elba. (1)
Vetralla, 9 febbraio 1768.
Gioisce per la sua imminente ordinazione, gli parla della sua vocazione religiosa, non approva il suo progetto di fondare un Ritiro all’Elba, lo consiglia a proposito dei figli.
276 P. TOMMASO FOSSI. Ritiro Presentazione. (2)
Vetralla, 25 giugno 1768.
Si congratula con lui della sua vestizione religiosa e l’esorta a rivestirsi delle virtù di Gesù Cristo, lo mette in guardia contro l’indiscreto fervore, gli dà alcuni salutari consigli circa le grazie che va ricevendo da Dio e gli parla dei segni dei veri doni del Signore.
277 P. TOMMASO FOSSI. Ritiro Presentazione. (3)
Vetralla, 13 luglio 1768.
Gli insegna come regolarsi nell’orazione, gli dice di non far caso a certi lumi e locuzioni e l’esorta a far morire i suoi desideri nella volontà di Dio.
278 P. TOMMASO FOSSI. Ritiro Presentazione. (4)
Vetralla, 6 agosto 1768.
Gli ripete i consigli circa il modo di comportarsi nei doni che riceve da Dio, lo ringrazia della sua carità, ma gli ricorda ch’egli ormai è povero e non deve essere di peso alla sua famiglia.
279 P. TOMMASO FOSSI. Ritiro Presentazione. (5)
Vetralla, 15 settembre 1768.
Gl’insegna come ricevere i doni di cui Dio lo ricolma e insiste perché riceva presto l’ordinazione sacerdotale.
280 P. TOMMASO FOSSI. Ritiro Presentazione. (6)
Vetralla, 6 ottobre 1768.
Gli raccomanda grande corrispondenza alle grazie che riceve da Dio, lo esorta a sprofondarsi nel suo nulla e distaccarsi da tutti per vivere una vita soprannaturale; gli parla dell’ordinazione e lo istruisce circa il modo di fare testamento.
281 P. TOMMASO FOSSI. Ritiro Presentazione. (7)
Vetralla, 27 ottobre 1768.
Loda il suo desiderio di aiutar il prossimo, ma gli dice che senza un’adeguata preparazione ciò non è possibile e insiste perché impari bene le cerimonie della santa Messa.
282 P. TOMMASO FOSSI. Ritiro Presentazione. (8)
Vetralla, 29 dicembre 1768.
Gli descrive la vita di un vero servo di Dio ed in che cosa consiste la morte mistica.
283 P. TOMMASO FOSSI. Ritiro Presentazione. (9)
Vetralla, 11 gennaio 1769.
Gode della sua ordinazione sacerdotale, lo compatisce per un’infermità che l’ha colpito e gli raccomanda di procedere nell’orazione in pura fede.
284 P. TOMMASO FOSSI. Ritiro Presentazione. (10)
Vetralla, 1° aprile 1769.
Ringrazia Dio dei doni con cui lo arrichisce e gli raccomanda fedeltà e corrispondenza.
285 P. TOMMASO FOSSI. Ritiro Presentazione. (11)
Vetralla, 17 maggio 1769.
Lo istruisce circa l’orazione, disapprova i progetti di fondazione all’Elba e gli permette di fare privatamente i voti semplici in qualità di oblato.
286 P. TOMMASO FOSSI. Ritiro Presentazione. (12)
Roma, 25 agosto 1769.
Lo assicura che sta progredendo spiritualmente perché ha cominciato a camminare “più in fede”.
287 P. TOMMASO FOSSI. Ritiro Presentazione. (13)
Roma, 26 maggio 1770.
Gli dà altri buoni consigli, perché viva sempre più di spirito di fede, domanda preghiere per i bisogni della Chiesa e del Papa e per la fondazione delle Passioniste.
288 P. TOMMASO FOSSI. Ritiro Presentazione. (14)
Roma, 27 giugno 1770.
Lo invita ad attaccarsi ai frutti delle sode virtù, non alle foglie delle consolazioni sensibili, gli spiega perché non possa per il momento chiamarlo presso di sè a Roma e gli proibisce di parlare male di se stesso.
289 P. TOMMASO FOSSI. Ritiro Presentazione. (15)
Roma, 20 luglio 1770.
Gli predice travagli dopo le presenti consolazioni e lo esorta a ricevere quanto Dio gli comunica, non fermandosi sui doni, ma gustando la divina volontà.
290 P. TOMMASO FOSSI. Ritiro Presentazione. (16)
Roma, 31 agosto 1770.
Gli ripete che non può accoglierlo a Roma.e accenna ad una sua grave infermità.
291 P. TOMMASO FOSSI. Ritiro Presentazione. (17)
Roma, 11 aprile 1772.
Lo ringrazia e gli parla della sua infermità.
292 P. TOMMASO FOSSI. Ritiro Presentazione. (18)
Roma, 14 aprile 1772.
Lo ringrazia nuovamente, lo informa sulla sua salute e lo esorta a lavorare per il bene spirituale del prossimo.
293 P. TOMMASO FOSSI. Ritiro Presentazione. (19)
Roma, 28 maggio 1772.
L’esorta ad osservare con perfezione le Regole e a pregare per i bisogni della. Chiesa.
294 P. TOMMASO FOSSI. Ritiro Presentazione. (20)
Roma, 17 luglio 1772.
L’esorta ad attendere alla propria santificazione facendo la divina Volontà e gli parla dei beni che produce nell’anima religiosa la virtù dell’obbedienza.
295 P. TOMMASO FOSSI. Ritiro Presentazione. (21)
Roma, 30 marzo 1772.
L’esorta a proseguire con fervore la vita intrapresa, lo ringrazia e gli domanda preghiere.
296 P. TOMMASO FOSSI. Ritiro Presentazione. (22)
Roma, 8 ottobre 1772.
Gli parla dell’umiltà, fondamento della perfezione, e gli spiega in che consista.
297 P. TOMMASO FOSSI. Ritiro Presentazione. (23)
Roma, 13 novembre 1772.
Lo conforta e domanda la carità delle sue orazioni.
298 P. TOMMASO FOSSI. Ritiro Presentazione. (24)
Roma, 1° gennaio 1773.
Si congratula del bene da lui operato per alcune religiose. Gli parla dei suoi desideri e l’istruisce con l’esempio di S. Ignazio di Loyola circa la santa indifferenza in cui deve vivere.
299 P. TOMMASO FOSSI. Ritiro Presentazione. (25)
Roma, 26 gennaio 1773.
Lo consiglia circa alcune grazie particolari che riceve, i desideri che ha e le tentazioni che lo tormentano.
300 P. TOMMASO FOSSI. Ritiro Presentazione. (26)
Roma, 12 febbraio 1773.
Lo esorta a soddisfare i desideri di un prelato benemerito della Congregazione e gli raccomanda di pregare per lui e per la santa. Chiesa.
301 P. TOMMASO FOSSI. Ritiro Presentazione. (27)
Roma, 27 marzo 1773.
Lo ringrazia e gli dice che spera di poter presto ottenere un Ritiro a Roma.
302 P. TOMMASO FOSSI. Ritiro Presentazione. (28)
Roma, 17 aprile 1773.
Lo esorta a soffrire con pazienza le sue angustie di spirito.
303 P. TOMMASO FOSSI. Ritiro Presentazione. (29)
Roma, 26 – 27 maggio 1773.
Lo ringrazia, gli parla della sua salute, gli permette di andare all’Elba per affari di famiglia, ma gli proibisce di predicare, perché non ha studiato teologia.
304 P. TOMMASO FOSSI. Ritiro Presentazione. (30)
Roma, 30 maggio 1773.
Gli spiega perché nella lettera precedente gli ha proibito di confessare e predicare, gli raccomanda di fare il suo testamento e loda la virtù del figlio di lui.
305 P. TOMMASO FOSSI. L’Elba. (31)
Roma, 19 giugno 1773.
Lo ringrazia e gli raccomanda di sistemare bene le cose di famiglia prima di far ritorno al Ritiro.
306 P. TOMMASO FOSSI. Ritiro Presentazione. (32)
Roma, 21 luglio 1773.
Gli spiega che all’Isola d’Elba non è possibile fondare né un Ritiro né un monastero di Passioniste.
307 P. TOMMASO FOSSI. Ritiro Presentazione. (33)
Roma, 1° settembre 1773.
L’esorta a non angustiarsi se non riceve approvazioni spirituali, gli dice che mezzo sicuro per discernere la bontà degli spiriti è la S. Scrittura, e gli raccomanda di lasciare a Dio la cura di sé.
308 S. VINCENZO MARIA STRAMBI DI S. PAOLO. Capranica.
Vetralla, 16 settembre 1768.
Lo accetta in Congregazione e lo incita a corrispondere generosamente alla vocazione religiosa.
309 P. VINCENZO BERTOLOTTI DI S. AGOSTINO. Vetralla. (1)
Toscanella, 4 febbraio 1755.
Lo invita a prendere come prova di Dio i mali interni ed esterni da cui è afflitto e gli insegna come sopportarli con merito.
310 P. VINCENZO BERTOLOTTI. Paliano. (2)
Vetralla, 29 ottobre 1764.
Gli comunica che ha appreso con dolore e grande rassegnazione la morte di un religioso e il trasferimento di alcuni religiosi.
311 P. VINCENZO BERTOLOTTI. Paliano. (3)
Toscanella, 9 marzo 1765.
Gode della sua docilità, cerca di sollevarlo nei suoi avvilimenti e lo incoraggia a cibarsi della
volontà di Dio.
312 P. VINCENZO BERTOLOTTI. Paliano. (4)
Vetralla, 1° marzo 1766.
Comunica il suo prossimo viaggo a Paliano per la visita canonica.
313 P. VINCENZO BERTOLOTTI. Paliano. (5)
Vetralla, 4 marzo 1766.
Comunica che per motivi di salute verrà al suo posto in sua vece il P. Giammaria.
314 P. VINCENZO BERTOLOTTI. Paliano. (6)
Roma, 6 giugno 1769.
Lo prega di rivolgersi al Provinciale per alcuni permessi.
315 P. VINCENZO BERTOLOTTI. Ceccano. (7)
Roma, 24 luglio 1769.
É contento perché la sua salute migliora e per la pace, carità ed osservanza del Ritiro; domanda preghiere per i bisogni della Congregazione.
316 P. VINCENZO BERTOLOTTI. Ceccano (8)
Roma, 11 ottobre 1769.
Lo incarica di celebrare un certo numero di Messe ed accenna ai privilegi concessi dalla Bolla «Supremi Apostolatus».
317 P. VINCENZO BERTOLOTTI. Ceccano. (9)
Roma, 26 febbraio 1770.
Gli domanda se ha celebrato le Messe indicate nella lettera precedente.
318 AD UN RETTORE.
Vetralla, 8 febbraio 1754.
Ha parole di elogio per P. Antonio, disapprova che sia stato mandato un religioso alla fondazione di
Paliano, raccomanda il raccoglimento interno.
319 AD UN RETTORE
Vetralla, dicembre 1760.
Per la vicina solennità natalizia augura a lui e alla Comunità rinascita a nuova vita deifica e parla del prossimo Capitolo Provinciale.
320 AD UN NEO SACERDOTE (1).
Vetralla, 23 agosto 1757.
Esulta per la sua ordinazione sacerdotale, lo sostiene nelle sue tentazioni e gl’insegna come uscirne vittorioso.
321 AD UN SUPERIORE.
Toscanella, 27 febbraio 1759.
Lo ringrazia perché ha deciso di proseguire per qualche tempo ancora nel suo ufficio di Rettore e gode “che le cose del Ritiro vadano bene”.
322 AD UN RETTORE.
Roma, 1770.
Domanda se ha celebrato le 30 Messe che gli aveva affidato.
323 AD UN RELIGIOSO.
Terracina, 10 settembre 1767.
Chiede scusa per non avere scritto prima e incoraggia a progredire nella santità.
324 RESOCONTO DEL SUO RITIRO AL VESCOVO.
Castellazzo. DIARIO : 23/11/1720 – 01/01/1721.
Deo gratias et Mariae semper Virgini.
325 PREFAZIONE AL PRIMO TESTO DELLA REGOLA.
Narra le ispirazioni divine che ha ricevuto e che l’hanno deciso a impegnarsi nella fondazione della Congregazione.
Narra le ispirazioni divine che ha ricevuto e che l’hanno deciso a impegnarsi nella fondazione della
Congregazione.
326 CIRCOLARI. AI RELIGIOSI. (1)
Presentazione, 7 marzo 1747.
Testo italiano della convocazione del 1° Capitolo Generale.
327 AI RELIGIOSI. (2)
Presentazione, 7 marzo 1747.
Testo latino originale dell’indizione del 1° Capitolo Gen.
328 328 AI RELIGIOSI. (3)
Orbetello, 14 aprile 1747.
Annunzia la sua elezione a Preposito Generale e presenta i decreti emanati nel Capitolo.
329 AI RELIGIOSI. (4)
Ceccano, 7 gennaio 1750.
Dà alcune disposizioni per aiutare i missionari a mantenersi in raccoglimento
330 AI RELIGIOSI. (5)
2 maggio 1750.
Li esorta vivamente a prepararsi santamente alla solennità della Pentecoste.
331 AI RELIGIOSI. (6)
Vetralla, 19 agosto 1751.
Li esorta a meritare con la preghiera e la santità della vita la grazia della solennità dei voti.
332 AI RELIGIOSI. (7)
Vetralla, 25 luglio 1752.
Domanda preghiere speciali per una grave necessità della Congregazione.
333 AI RELIGIOSI. (8)
Vetralla, 20 agosto 1752.
Norme prudenziali per l’accettazione dei novizi.
334 AI RELIGIOSI. (9)
Vetralla, 3 novembre 1752.
Compiuta la visita a tutte le case di Congregazione, dà diverse norme e raccomanda l’osservanza dei Regolamenti.
335 AI RELIGIOSI. (10)
Vetralla, 10 dicembre 1752.
Indice il II Capitolo generale.
336 AI RELIGIOSI DEL RITIRO DI TERRACINA. (11)
Terrracina, 23 marzo 1752.
Li esorta al raccoglimento ed alla mortificazione durante la caccia che i signori fanno nei dintorni del Ritiro.
337 AI RELIGIOSI. (12)
Vetralla, 12 marzo 1753.
Notifica la sua rielezione a Preposito Generale e li esorta all’esercizio delle virtù.
338 AI RELIGIOSI. (13)
Vetralla, 14 ottobre 1755.
Stabilisce il numero e la durata dei sacri ministeri e raccomanda l’osservanza dei Regolamenti.
339 AI RELIGIOSI. (14)
Vetralla, 16 agosto 1757.
Comanda che tutti i religiosi trascrivano le Regole per tenerne copia presso di sé e ogni confessore abbia egualmente copia del Regolamento fatto per lui.
340 AI RELIGIOSI. (15)
Vetralla, 18 dicembre 1757.
Indice il III Capitolo Generale.
341 AI RELIGIOSI. (16)
Vetralla, 12 febbraio 1758.
Dà alcune disposizioni per la celebrazione del Capitolo.
342 AI RELIGIOSI (17)
Vetralla, 23 febbraio 1758.
Notifica la sua rielezione a Preposito Generale ed esorta caldamente alla pratica delle virtù e all’acquisto della religiosa perfezione.
343 AI RELIGIOSI. (18)
Promulga alcune norme di vita per i Terziari od Oblati della Congregazione.
344 AI RELIGIOSI. (19)
Vetralla, 4 ottobre 1760.
Delega P. Giammaria di S. Ignazio a sostituirlo nella visita canonica alle case di Congregazione.
345 AI RELIGIOSI. (20)
Vetralla, 30 novembre 1760.
Dall’esito negativo della pratica per i voti solenni prende occasione per spingere i suoi religiosi a maggior fervore.
346 AI RELIGIOSI. (21)
Vetralla, 1760.
Propone alcune norme ai missionari della Congregazione.
347 AI RELIGIOSI. (22)
Vetralla, 3 gennaio 1761.
Notifica la facoltà avuta dalla Santa Sede di poter dispensare i voti.
348 AI RELIGIOSI. (23)
Vetralla, 4 maggio 1761.
Norme per il buon governo dei superiori locali.
349 AI RELIGIOSI. (24)
Vetralla, 18 maggio 1761
Assicura che la copia delle Regole, con le aggiunte approvate da Clemente XIII, è autentica.
350 AI RELIGIOSI DEL RITIRO DI S. SOSIO. (25)
Vetralla, 28 luglio 1761.
Documento che difende la solitudine del Ritiro nella causa contro Amati.
351 AI RELIGIOSI. (26)
Vetralla, 25 ottobre 1763.
Indice il IV Capitolo Generale.
352 AI RELIGIOSI. (27)
Vetralla, 23 febbraio 1764.
Notifica la sua rielezione al Preposito Generale.
353 AI RELIGIOSI. (28)
1764.
Invita i religiosi a ridurre il cibo per soccorrere i poveri.
354 AI RELIGIOSI. (29)
Toscanella, 10 aprile 1765.
Alcune norme per i Fratelli muratori.
355 AI RELIGIOSI. (30)
Vetralla, 18 ottobre 1766.
Dà alcune disposizioni per la corrispondenza epistolare in Congregazione.
356 AI RELIGIOSI. (31)
Vetralla, 15 gennaio 1769.
Indice il V Capitolo Generale.
357 AI CAPITOLARI. (32)
Vetralla, 9 maggio 1769.
Rinuncia alla rielezione a Preposito Generale nel Capitolo del 1769.
358 AI RELIGIOSI. (33)
Vetralla, 18 maggio 1769.
Notifica la sua rielezione e chiede preghiere per i bisogni di S. Chiesa.
359 A RELIGIOSI. (34)
Roma, 10 dicembre 1773.
Invita a ringraziare Dio per la casa e chiesa dei SS. Giovanni e Paolo a Roma e a pregare per il Papa che le ha donate. Detta alcune norme perché non entri la dissipazione.
360 AI RELIGIOSI. (35)
Roma, 28 marzo 1775.
Convoca il 6° Capitolo Generale.
361 AI RELIGIOSI. (36)
Roma, 20 maggio 1775.
Notifica la sua rielezione a Preposito Generale e dà varie disposizioni.
362 AI RELIGIOSI. (37)
Roma, 30 agosto 1775.
Aggravandosi sempre più, il 30/08/1775, Paolo volle comunicarsi per Viatico. Prima della
Comunione lasciò ai religiosi, presenti e futuri, questi ricordi, come suo testamento.